Cara Persona Che Odio,
non è colpa mia, è tua.
Devi saperlo.
E non posso sbagliarmi perchè questo, sai, implicherebbe che possa sbagliarmi.
É una cosa che non mi piace.
Potrebbe non essere colpa tua.
Lo penso e lo dico per sentirmi un po’ più gentile nei tuoi confronti, ma sai che non te lo meriti.
Mica lo faccio per te, dopo tutto.
Non è solo perchè hai sbagliato quella volta, o perchè ti sei dimenticata quella cosa.
Nemmeno perchè mi giudichi a tempo perso, dai.
É perchè io e te non siamo fatte per stare vicine,
le nostre auree o quant’altro non ce la fanno.
I nostri colori si mescolano in un discutibile piastriccio color cacca.
Ho cercato il compromesso, non mi pare che tu l’abbia recepito.
Dovresti proprio imparare ad arrivare a un compromesso, davvero.
Comunque sia, non preoccuparti per questo, nessun’accusa,
però voglio farti sapere che non mi dispiacerebbe se la terra ti inghiottisse.
Conclusione: sono fantastica.
Più fantastica di te.
Con amore,
la Persona Che Odi
Se ho capito bene…
lo split (la specularità) è spunto creativo notevole svolto in modo abile.
Mi piace.
(Ho capito bene, vero, che sono le due anthee che si confrontano?) 🙂
in realtà le due anthee si capiscono piuttosto bene 😀 grazie, felice che ti piaccia!
Beh! non mi pare che chi scrive sia un modello di modestia. Quasi quasi preferisco l’altra. Più umana. Perché? Perché sbagliare è umano, riconoscere i prorpi errorirende più vicino a noi la persona, che siamo umani.:D
È solo un appunto per qualcuno che ho deciso di non sopportare più. Non sono una che se la tira in realtà, anzi, è che ogni tanto un’iniezione di fiducia ci vuole 🙂
Vista in quest’ottica sei rivalutata. 😀