Silenzio

c’è un sapore opaco
di caffè e cannella
nella fredda brezza autunnale,
gli occhi diventano pesanti
svolazzanti come falene
in una luce invitante

due amanti si arricciano insieme
davanti alla chiesa,
un rosario di sospiri
Silenzio, sussurrano, Silenzio
cercano onomatopee per le fusa
di un gatto che si sveglia

è nelle posate lucide,
nel liquore all’arancia
di un tavolino tranquillo.

è il suono della gravità,
il peso di una preghiera
affidata ad una ciglia.

è nel ronzio stordito
della città alle 3 del mattino,
un pianto sommesso nella notte
che si mescola a un gruppo di risate.

è sotto lo sfarfallio
di lampioni gialli,
nel lento
mescolarsi
dei pochi passanti.

2 risposte a "Silenzio"

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