c’è stata
una volta,
in cui ho respirato una
stella
cadente
un sentiero d’argento
fu come baciare
un fantasma
nel sottoscala,
le sue labbra premute
contro le mie
mi hai detto
Mio Tesoro
io
non sarò qui per sempre,
solo il tempo
di farti innamorare
di me.
l’alba si affacciava
all’orizzonte, sfocandosi
in anelli di nebbia.
lì stavano il
presente
e anche il
futuro
ma il
passato
era solo memoria –
impronte digitali
racchiuse
in storie tra pagine
sgualcite
e il sole
era forte
e così luminoso.
scaldava i miei polmoni
bruciava il mio cuore
fu come baciare
un fantasma
un fuoco ardente
per un’anima ardente,
sospesa
a mezz’aria
e mi hai sussurrato
Mio Tesoro
io
non sarò qui per sempre,
solo il tempo
di farti piangere.
E’ straordinariamente bella… ma come è nata, dove hai trovato tanta ispirazione?
Grazie mille! Di solito cerco di giocare con una parola, di legarla a concetti e pensieri che si modellano sul mio stato d’animo. Oggi ero un tantino malinconica…
Insomma, bambolina (ti chiamo così, non è una confidenza, fosti tu a definirti tale), siccome si è malinconici si sogna, e vabbeh… è meglio dell’oppio 🙂
Ohoh, tranquillo bambolina va benissimo!
Beh, io sogno quasi sempre…spesso a occhi aperti. Veri e propri film eh, vado alla grande!