Vorrei sentire ancora una volta,
di notte,
il tuo tocco gentile sulla nodosità
della mia clavicola.
Vorrei farti ridere,
passare mille pomeriggi estivi
solamente seduti
sull’erba, a gambe divaricate.
Additare le nuvole
e cercare forme strane
mentre spandiamo soffioni
nell’aria calda.
Potremmo rincorrerci nei vicoli,
dondolarci fino al cielo
su altalene abbandonate
in cortili vuoti.
Vorrei che fossimo ancora gli stessi
e penso che mi piacerebbe vederti,
anche solo per una notte,
sorridermi ancora.
poetiche lacerazioni
La pioggia mi immalinconisce…
Ricordi di un passato amore o di uno solamente sognato
Di qualcosa che comunque mi manca
Basta sognare e poi quesrti si avverano
Ahah ma sono cose che si sono già avverate! Solo che appartengono al passato e devono rimanere là. É che ogni tanto mi prende la malinconia, poi passa 🙂
Guardarsi indietro è pericoloso. E’ meglio pensare al futuro.
E’ comunque una ricchezza, che rimane. Un’altalena sulla quale sedersi, quando se ne ha occasione.
Questo è sicuro